
Le metodiche chirurgiche per l’autotrapianto di capelli sono soltanto due: la tecnica FUE (Follicular Unit Extraction/estrazione della unità follicolare) e la tecnica FUT /Strip (Follicular Unit Transplantation/Trapianto di Unità Follicolari). La differenza tra le due tecniche si manifesta e si conclude nel prelievo. La tecnica FUT si esegue praticando una piccola incisione nella zona donatrice allo scopo di prelevare una strip (piccola porzione di cuoio capelluto contenente i follicoli da trapiantare) alta non più di 10 o 15 millimetri e lunga per i cm necessari per realizzare il trapianto di capelli. Applicando questa metodica chirurgica si esclude la necessità di radere i capelli. Effettuato il prelievo la strip viene divisa in sezioni, appoggiata su un vetrino e posizionata sotto a dei microscopi stereoscopici. L’uso di questa tecnologia opportunamente utilizzata esclude la possibilità di errore e conseguentemente il danneggiamento delle unità follicolari. A questo punto gli assistenti iniziano la separazione delle singole unità follicolari dalla strip mentre il chirurgo esegue la sutura (sutura tricofitica).
Trattasi di sutura di spiccata caratteristica estetica, capace di minimizzare l’esito cicatriziale fino a renderlo sostanzialmente invisibile anche con capelli molto corti.
In effetti un lato della strip viene inciso con un angolo obliquo al momento del prelievo. Conseguentemente a questo particolare angolo della incisione, i lembi del cuoio capelluto non si avvicinano in maniera parallela ma si sovrappongono, quindi una parte del cuoio capelluto ricco di unità follicolari si posiziona sotto l’altra favorendo la crescita dei capelli attraverso il tessuto, cioè attraverso la cicatrice nascondendola, dando così all’area donatrice un aspetto estremamente naturale. La tecnica di autotrapianto FUE esprime sempre molto fascino sul paziente in quanto viene proposta, in modo non veritiero, come tecnica chirurgia incapace di lasciare esiti cicatriziali. Ad onor del vero entrambe le tecniche lasciano minime cicatrici nell’area di prelievo, ma sono esiti talmente minimi da risultare invisibili se le tecniche sono opportunamente applicate. Al netto di questo quale è la tecnica chirurgica migliore? Quale tra le due deve essere scelta?
Riteniamo che il parametro unico debba essere la tecnica chirurgica che in relazione a quel quadro clinico specifico garantisce il miglior risultato finale! Ricordiamoci sempre che il paziente che si sottopone al trapianto dei capelli ha come obiettivo il recupero degli stessi e non certamente la scelta tra un esito cicatriziale e l’altro.
La tecnica chirurgica FUE (Follicular Unit Extraction/estrazione della unità follicolare) contrariamente alla FUT-Strip, prevede la rasatura dei capelli nell’area di prelievo.
La tecnica FUE ha in se una grande capacità di attrazione in quanto è una tecnica chirurgica che non richiede sutura. Infatti le unità follicolari vengono prelevate già singolarmente dallo scalpo del paziente mediante un bisturi con lama circolare avente diamentro da 0,65 mm a 0,9 mm se il chirurgo è abile e capace.
Effettuare con successo un trapianto di capelli con questa metodica richiede massima abilità e grande esperienza; un chirurgo capace, dotato di abilità, esperienza e talento tenderà ad utilizzare il bisturi da 0,7. L’uso di questa misura permetterà un micro esito cicatriziale impercettibile nel distretto di prelievo ed una qualità di lavoro in generale estremamente raffinata e di alto valore estetico. L’so della lama da 1,4 millimetri è estremamente più agevole, i prelievi sono più grandi e si riduce l’esposizione al rischio di danneggiamento delle unità follicolari al momento del prelievo, ma per contro gli esiti cicatriziali nell’area di prelievo saranno decisamente più evidenti, l’area diventerebbe decisamente fibrosa esponendo il paziente al rischio della impossibilità di operare futuri prelievi. Il patrimonio pilifero del paziente non è infinito, quindi è indispensabile ottimizzarne l’uso.
L’applicazione delle tecniche di autotrapianto, FUE o STRIP che sia, devono essere la conseguenza di una valutazione obiettiva del quadro clinico del paziente nonchè delle sue aspettative.
Come precedentemente detto dobbiamo sempre scegliere la metodica chirurgica in relazione al risultato che l’una o l’altra è in grado di offrirci.
I parametri che devono guidarci in sede di autotrapianto di capelli sono i seguenti: sicurezza, risultato e costo.
Sicurezza:
Il trapianto di capelli deve essere eseguito da equipe chirurgica di grande esperienza e possibilmente sotto la supervisione dell’anestesista.
Risultato:
Il risultato di un autotrapianto di capelli è condizionato in misura preponderante da una corretta anamnesi e diagnosi insieme alle abilità di tutti i membri della equipe chirurgica.
Prezzo: Il costo che il paziente dovrà sostenere per il suo autotrapianto di capelli dovrà essere indicato con grande chiarezza e precisione in sede di visita insieme ad una puntualizzazione sulla aspettativa che il paziente dovrà avere, ed essere coerente con quanto promesso in termini di risultato.
Esaurita la fase di prelievo i passaggi successivi sono perfettamente identici indipendentemente dalle metodiche. Dopo il prelievo delle unità follicolari il chirurgo procederà alla creazione dei micro siti riceventi che ospiteranno le unità follicolari precedentemente prelevate e che daranno vita ai nuovi capelli.