I risultati che si possono ottenere

Quando viene eseguito un trapianto di capelli autologo o un autotrapianto di capelli che dir si voglia, otteniamo sempre e comunque un risultato che dovrà essere opportunamente analizzato e valutato.

Se sapientemente eseguito e magari il quadro clinico favorevole, i risultati possono essere

di assoluta eccellenza. Ovviamente dobbiamo capire bene il significato di eccellenza: l’aspetto del paziente, quindi il risultato, dovrà essere qualcosa di massimamente naturale; non ci stancheremo mai di ripetere che l’autotrapianto di capelli è correttamente eseguito quando non ci si accorge che è stato realizzato.

La naturalezza deve essere sempre il nostro riferimento, nostro e del paziente, quindi sarà opportuno indicare prima e con precisione quale aspettativa dovremo avere.

Il paziente legittimamente si attende un grado di foltezza per cm2 eccellente, questo è il suo primo parametro di riferimento pertanto il chirurgo deve essere capace di rispondere a questa prima richiesta ma nel contempo deve tener conto anche di altri aspetti altrettanto importanti quali la forma del viso, l’età del paziente ( non si possono avere 50 anni ed avere la linea frontale di un ragazzo di 12 anni), la sua altezza, quantità e qualità dei capelli nel distretto donatore, ampiezza dell’area da recuperare e qualità dei capelli indigeni (sono quelli che il paziente conserva ancora), aspettative del paziente ecc..

L’esito di un autotrapianto è influenzato da più parametri; essendo un lavoro completamente manuale è assolutamente preferibile che il chirurgo non sia un tuttologo ma che eserciti esclusivamente questa disciplina. La medesima gestualità costantemente ripetuta favorisce lo sviluppo delle abilità manuali dell’intera equipe chirurgica . Chiaramente anche il gusto estetico influenza in modo significativo l’esito dell’autotrapianto di capelli ma altrettanto importante è la correttezza di chi esegue la visita; Il medico o chi per lui esegue la visita deve fare molta attenzione a non banalizzare, a non semplificare. Riteniamo che viaggiare su binari di previsioni prudenti e di buon senso possa costituire un valore aggiunto alla soddisfazione del paziente a trapianto avvenuto. Consigliare sempre il trapianto di capelli soltanto quando ci sono le condizioni cliniche che indicano un risultato di qualità. Quando ci troviamo davanti ad un quadro clinico dal quale si evince l’impossibilità di assicurare un miglioramento sostanziale, dobbiamo confrontarci con il paziente in modo estremamente chiaro e renderlo edotto della impossibilità di ottenere un buon risultato.

Da qui introduciamo anche ciò che può determinare un insuccesso poichè anche in questo caso parliamo di risultato, insoddisfacente si ma sempre risultato. Come già detto il trapianto di capelli autologo è un lavoro artigianale che deve essere eseguito con competenza tecnica, senso estetico e passione. In questa disciplina non si può improvvisare. In oltre 30 anni di questo mestiere abbiamo imparato che per eseguire un autotrapianto di capelli eccellente ci vogliono molti anni di chirurgia della calvizie esercitata con continuità poichè oltre alle abilita tecniche e al gusto estetico, l’equipe chirurgica deve confrontarsi con una serie di variabili imprevedibili. L’esperienza fà da padrona! Serve impegno e dedizione. Anche l’aggiornamento è fondamentale! Il mestiere del chirurgo, in relazione all’autotrapianto di capelli “è un mestiere dove si invecchia presto!” i nostri chirurghi partecipano a molti congressi di medicina e chirurgia in tutto il mondo durante l’anno. Non dobbiamo mai aver paura di imparare troppo… Sintetizzando possiamo affermare che il grado di competenza certamente può determinare il successo o l’insuccesso del trapianto di capelli.

Insieme alle considerazioni di cui sopra si deve naturalmente anche tenere conto della ampiezza dell’area alopecica da recuperare e relazionarla alla ricchezza o meno della zona donatrice. Il patrimonio pilifero del paziente non è illimitato quindi è indispensabile ottimizzarne l’uso. La naturalezza è un altro parametro indispensabile per un ottimo o pessimo esito. Se in chirurgo non ha molta esperienza e difetta di talento il rischio di un insuccesso è alle porte… Altro aspetto che concorre e determinare un pessimo risultato è senza dubbio la capacità o meglio l’incapacità di dare un ottimo grado di foltezza per cm2 nell’area da ricostruire, oppure la mancanza di naturalezza; i capelli trapiantati devono avere un angolo identico a quello dei capelli indigeni al fine di poter dare “invisibilità” al trapianto eseguito.

In ultimo ma certo non in ordine di importanza è una corretta diagnosi insieme ad una valutazione delle aspettative del paziente; questo è forse il punto che più degli altri può determinare l’insuccesso del trapianto di capelli. IL chirurgo deve essere in grado di comprendere perfettamente le aspettative del paziente e valutare se ci sono le condizioni cliniche per produrre il risultato atteso.

Per quanto possano essere favorevoli le condizioni cliniche del paziente per produrre un ottimo risultato in termini di trapianto di capelli, dobbiamo assicurarci che le aspettative non siano comunque irrealistiche altrimenti l’insoddisfazione del paziente sarà puntuale!